
Vino Cavallotto Barolo Bricco Boschs
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Vino Cavallotto Barolo Bricco Boschs
Vino Cavallotto Barolo
Il Barolo Bricco Boschis della realta vinicola Cavallotto e un vino importante, di qualita indiscussa che riporta al palato tutti i gusti del terreno piemontese, in particolare di quello di Castiglione Falletto, nel cuore del Barolo, che si estende per circa 25 ettari. Il Nebbiolo utilizzato per produrre questa tipologia di Barolo proviene dalla Vigna Colle Sud Ovest, dalla Vigna Punta Marcello e dalla Vigna San Giuseppe. La vinificazione avvine esclusivamente con lieviti naturali, mentre il processo di macerazione e ottenuto tramite la procedura del cappello semissommerso per 18-30 giorni. Affinamento assolutamente in rispetto della tradizione piemontese: avviene in botti di rovere di Slavonia per 3-3,5 anni. Colore rosso granato scuro, presenta un bouquet olfattivo complesso, delicatamente mentolato ed erbaceo, la ciliegia e centrale fra le note aromatiche, mnetre per quanto riguarda le note floreali e speziate si puo ritrovare la viola, la liquirizia e il pepe bianco. All’assaggio e corposo, saporito, con tannini vivi e presenti ma perfettamente equilibrato nella beva. Sorso dopo sorso il consumatore sara inebriato dalla freschezza alternata dalla sapidita finale, costituendo un loop continuo e piacevolissimo, quasi irrefrenabile.CIBO-VINOPerfetto in abbinamento a cacciagione di piuma e di pelo accompagnata da formaggi particolarmente stagionati: il filetto di cervo alle erbe di montagna con del Castelmagno esalta al massimo in vino rosso in questione.”
Il vino italiano è un universo di sapori, profumi e storie che riflette la straordinaria diversità del territorio e delle tradizioni millenarie del Paese. L’Italia è uno dei maggiori produttori ed esportatori di vino al mondo, vantando una ricchezza di vitigni autoctoni (varietà di uva originarie del luogo) che non ha eguali.
Ecco alcuni aspetti fondamentali del vino italiano:
1. La Classificazione dei Vini Italiani:
Per garantire la qualità e l’origine dei vini, l’Italia ha un sistema di classificazione basato sulla denominazione d’origine, che si è evoluto nel tempo. Attualmente, la piramide della qualità include:
- Vini Generici (Vini da Tavola): Sono i vini alla base della piramide, senza particolari indicazioni geografiche o disciplinari di produzione rigidi. Nonostante non abbiano specifiche qualitative definite, non significa che siano di bassa qualità.
- IGP (Indicazione Geografica Protetta) o IGT (Indicazione Geografica Tipica): Vini che provengono per almeno l’85% da una specifica zona geografica e rispettano alcuni parametri di produzione (resa massima, gradazione alcolometrica minima, vitigni ammessi).
- DOP (Denominazione di Origine Protetta), che include:
- DOC (Denominazione di Origine Controllata): Vini prodotti in un’area geografica delimitata, con vitigni specifici e seguendo un disciplinare di produzione più severo, che ne garantisce la qualità e l’origine.
- DOCG (Denominazione di Origine Controllata e Garantita): Rappresenta il livello più alto della classificazione. Oltre ai requisiti della DOC, questi vini subiscono un’ulteriore analisi e degustazione prima di essere imbottigliati e sono garantiti dallo Stato. Spesso, l’etichetta può riportare anche la dicitura “Classico” se provengono da zone storicamente riconosciute all’interno della denominazione.
2. I Vitigni Autoctoni e la Biodiversità:
Ciò che rende il vino italiano unico è la vastissima gamma di vitigni autoctoni, che si sono adattati e sviluppati in specifiche aree geografiche per secoli. Alcuni dei più importanti includono:
- Uva Rossa:
- Sangiovese: Il re della Toscana, base per vini iconici come Chianti, Brunello di Montalcino e Vino Nobile di Montepulciano. Caratterizzato da buona acidità e tannini.
- Nebbiolo: Protagonista in Piemonte, da cui nascono Barolo e Barbaresco. Vini potenti, eleganti, con grande potenziale di invecchiamento, note floreali e terziarie con l’affinamento.
- Barbera: Vitigno diffuso in Piemonte, produce vini fruttati e succosi con buona acidità.
- Corvina: Uva fondamentale per i vini veneti come l’Amarone e il Valpolicella.
- Montepulciano: Principalmente in Abruzzo, dà vini rossi robusti e speziati.
- Primitivo (Zinfandel): Dalla Puglia, produce vini forti e fruttati.
- Nero d’Avola: Il vitigno rosso più importante della Sicilia, dona vini intensi e scuri.
- Aglianico: Dal Sud Italia (Campania, Basilicata), produce vini strutturati e longevi, spesso paragonati ai grandi rossi del Nord.
- Uva Bianca:
- Pinot Grigio: Molto diffuso nel Nord Italia, produce vini leggeri e freschi.
- Verdicchio: Dalle Marche, dà vini bianchi minerali e longevi.
- Glera: Il vitigno del Prosecco, famoso spumante del Veneto.
- Garganega: Base del celebre Soave, un vino bianco elegante del Veneto.
- Vermentino: Tipico di Liguria, Sardegna e Toscana, produce vini bianchi aromatici e sapidi.
- Trebbiano: Molto diffuso in diverse regioni italiane, spesso dà vini freschi e fruttati.
3. Tipi di Vino e Stili:
Oltre ai vitigni e alle denominazioni, i vini italiani si differenziano per tipologia e stile:
- Vini Rossi: Possono essere leggeri e fruttati (es. alcuni Lambruschi), di medio corpo (es. molti Chianti giovani) o corposi e strutturati, con grande potenziale di invecchiamento (es. Barolo, Brunello, Amarone).
- Vini Bianchi: Variano da leggeri e freschi (es. Pinot Grigio, Vermentino giovane) a strutturati e complessi (es. alcuni Verdicchio, Chardonnay affinati in legno), con note floreali, fruttate o minerali.
- Vini Rosati: Prodotti in diverse regioni, come il Cerasuolo d’Abruzzo (da Montepulciano) o i rosati del Salento (da Primitivo e Negroamaro).
- Spumanti: L’Italia è famosa per i suoi spumanti, dal Metodo Classico (rifermentazione in bottiglia, come Franciacorta e Trento DOC) al Metodo Charmat (rifermentazione in autoclave, come il Prosecco).
- Vini Frizzanti: Vini con una minore pressione di anidride carbonica rispetto agli spumanti (es. Lambrusco).
- Vini Passiti e Liquorosi: Vini dolci ottenuti da uve appassite (come il Recioto, il Vin Santo) o con aggiunta di alcol (come il Marsala, storico vino liquoroso siciliano).
4. Il Concetto di “Terroir”:
Un elemento fondamentale nel vino italiano è il “terroir”, un termine francese che racchiude l’insieme di fattori ambientali (suolo, clima, esposizione, altitudine) e umani (tradizioni, tecniche di coltivazione) che conferiscono a un vino il suo carattere unico e irripetibile, legato indissolubilmente al suo luogo d’origine. Questa interconnessione tra vino e territorio è una delle maggiori forze del patrimonio enologico italiano.
In sintesi, il vino italiano è un patrimonio di biodiversità, cultura e passione, che offre un’esperienza sensoriale vasta e appagante per ogni palato, dai vini da tutti i giorni alle etichette più prestigiose e da collezione.
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