Video con drone di Palagianello (TA) - Puglia - Italia

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Palagianello è un comune italiano di 7 557 abitanti della provincia di Taranto in Puglia.

Storia
Età moderna
Prima della sua aggregazione a Palagiano, avvenuta agli inizi del XIX secolo, Palagianello, in virtù delle prammatiche di Ferrante I d’Aragona, promulgate nella seconda metà del Quattrocento, godette di autonomia amministrativa, quale Università. Ne era prova l’inclusione nell’elenco di Università tenute al pagamento di 7 grani per fuoco per il mantenimento delle compagnie dei Cavallari che perlustravano il litorale i quali, in caso di necessità, davano l’allarme ai caporali delle torri e correvano ad avvisare gli abitanti delle zone direttamente minacciate. Per Palagianello la torre di riferimento era Torre Lato (ancora esistente).

A capo della Magnifica Università di Paligianello, come scritto in un antico documento, era il Sindaco coadiuvato da tre eletti. Il giorno 14 agosto il Sindaco in carica convocava, a mezzo bandi, i cittadini nella chiesa parrocchiale San Pietro Apostolo – che è di proprietà comunale per antico possesso, l’unica dell’epoca dove l’università della medesima Terra è solita riunirsi per trattare i pubblici affari- per dare corso alle operazioni preliminari delle elezioni che avvenivano il giorno successivo.

Ottocento
Con le leggi eversive della feudalità del 1806 oltre che i feudi furono abolite le esili strutture amministrative delle Università (Comuni). Il Regno di Napoli fu quindi ripartito in tredici Province (elevate poi a quattordici), suddivise in distretti e circondari.[5] Inoltre, per semplificare l’amministrazione dei piccoli centri si previde la possibilità di aggregare ai comuni vicini quelli con popolazione inferiore ai 1000 abitanti. In tal modo Palagianello perse l’autonomia amministrativa sino ad allora assicurata dall’università e divenne frazione di Palagiano, l’unica del settore occidentale della Sottointendenza di Taranto. Ricevette quindi scarsa attenzione da parte degli amministratori, disinteressati alle esigenze della popolazione palagianellese nonostante ne amministrassero i proventi dei boschi e dei pascoli e ogni altra entrata. In questo periodo si ebbe in Palagiano il rafforzamento del ceto dei cosiddetti civili e dei possidenti, quasi sempre possessori illegittimi di terre civiche, in altri termini di quella piccola borghesia rurale le cui famiglie percorsero strada sia nell’ambito delle attività economiche sia nell’ambito delle cariche pubbliche.

Novecento
Tra la fine del XIX e l’inizio del XX secolo, il malcontento per lo stato di abbandono della frazione alimentò la volontà dei palagianellesi di distaccarsi dal comune di Palagiano, per aggregarsi al comune di Mottola o costituirsi in comune autonomo. Nonostante le reiterate richieste di annessione a Mottola promosse dal notabile palagianellese che rappresentava la frazione in consiglio comunale, la discussione della proposta di distacco venne più volte elusa.

Fu solo per iniziativa di Davide Lenge, ex seminarista e poi scrivano originario di Ginosa, che i palagianellesi accrebbero il loro interesse verso la cosa pubblica e costituirono la Lega dei Contadini e la Cooperativa di Consumo. Dopo molti rinvii, nella seduta del 9 ottobre 1906 il Consiglio comunale di Palagiano pose all’ordine del giorno e approvò la richiesta degli elettori di Palagianello per la costituzione della frazione in Comune autonomo. L’autonomia comunale fu concessa da con la legge 6 giugno 1907, n. 318.

Siti archeologici
Villaggio rupestre
Palagianello è strettamente legata al fenomeno della civiltà rupestre: l’attuale centro urbano sorge infatti immediatamente a ridosso della gravina omonima, difesa naturale dell’insediamento, sui cui spalti si è sviluppato in epoca medievale un complesso e articolato villaggio rupestre, forma insediativa per molti secoli complementare e non subalterna al centro.

Chiesa Madonna delle Grazie
Per giungere all’antica Chiesa dedicata alla Madonna delle Grazie bisogna percorrere via Antico Santuario che inizia all’altezza del Castello feudale per terminare, dopo un tortuoso tracciato di circa 240 metri, innanzi Cappella come comunemente chiamata dai Palagianellesi.

Castello feudale
Il castello sorge sul punto più alto del paese, in posizione strategica per controllare il territorio circostante. Dalla sua sommità si può osservare il territorio a 360 gradi fino alle montagne della Sila (Calabria). Esiste un rapporto di continuità tra le case scavate in gravina e il castello, la cui costruzione iniziata probabilmente nella prima metà del XVI secolo ad opera della famiglia Domini Roberti per la difesa del casale di Palagianello, terminata, ma non del tutto, nel XVIII secolo sotto il dominio dei Caracciolo. Il castello, che presenta una massiccia pianta quadrangolare con un grande cortile centrale, munito di quattro torrioni agli angoli esterni, possiede tutte le caratteristiche strutturali difensive dei fortilizi del XVI secolo.
Fonte: Wikipedia

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Di RCvideo