L’olio extra vergine di oliva bio Alce Nero è prodotto esclusivamente con olive biologiche di cultivar italiane tra cui Coratina, Ogliarola e Carolea che donano un olio verde dai riflessi gialli e dal gusto equilibrato.
Le olive con cui viene prodotto l’olio extra vergine di oliva Alce Nero provengono da aree dell’Italia caratterizzate da inverni miti ed estati calde e sono coltivate nel rispetto del disciplinare biologico da circa 160 nostri soci olivicoltori. Le olive vengono raccolte manualmente e con l’aiuto di agevolatori meccanici, per minimizzare i danni che i frutti possono subire. Dopo la raccolta, vengono conferite al frantoio, dove ha inizio il processo di produzione inteso come trasformazione delle olive in olio, mediante la tecnica di estrazione a freddo.
Da sempre lavoriamo per poterti garantire e raccontare le caratteristiche, l’origine, i metodi di coltivazione e trasformazione dei nostri prodotti biologici. 
Come si fa a fare l’olio?
L’olio extravergine di oliva è ottenuto a partire dalle drupe dell’olivo che sono, appunto, le olive. I frutti vengono raccolti, nel nostro caso mediante raccolta manuale affiancata all’ausilio di agevolatori meccanici, e conferiti al frantoio. Le olive vengono quindi separate da foglie ed eventuali detriti e macinate mediante un frangitore a martelli che le frantuma trasformandole in pasta. In questa fase, le goccioline di olio presenti all’interno delle cellule della polpa di oliva fuoriescono e si riversano nella pasta. Questa viene quindi convogliata all’interno della gramola, un bacino di accumulo dotato di una grossa vite senza fine che, con il suo movimento circolare, rimescola la pasta e favorisce il fenomeno della “coalescenza”: le microscopiche goccioline di olio si fondono una nell’altra e l’olio comincia quindi a separarsi dal resto della pasta. Successivamente, la pasta gramolata è inviata ad un decanter, ovvero un separatore che agisce per forza centrifuga separando l’olio da acqua e polpa residua, sulla base della loro diversa densità. L’olio così ottenuto è nuovamente centrifugato, per allontanare eventuali impurità residue, ed accumulato all’interno di cisterne collocate in ambiente fresco, asciutto ed al riparo dalla luce. Al momento dell’imbottigliamento, l’olio viene filtrato per eliminare eventuale sedimento e, successivamente, imbottigliato.
Come si fa a capire se l’olio è buono?
La valutazione della qualità dell’olio extra vergine di oliva è effettuata mediante la determinazione di specifici parametri chimico-fisici e mediante panel test (analisi sensoriale).
Come riconoscere l’olio extravergine di oliva contraffatto?
La contraffazione, o per meglio dire adulterazione, è valutata mediante l’analisi di alcuni specifici parametri di riferimento; tra questi figurano, ad esempio, il profilo in acidi grassi, in trigliceridi ed in steroli.
Quando l’olio extravergine d’oliva è amaro?
La percezione di amaro (e piccante) nell’olio extravergine di oliva rappresenta un indicatore di qualità del prodotto. Il gusto amaro dell’olio è infatti correlato alla presenza di polifenoli, composti dal comprovato potere antiossidante che sono caratteristici di un prodotto di qualità.
Qual è il punto di fumo dell’olio extra vergine d’oliva?
L’olio evo ha un punto di fumo dai 190 ai 200 gradi.

EUR 11.00

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Di Agshop

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