Il latitante italiano sparito a Dubai, è morto davvero? - FarWest 27/05/2024

https://www.raiplay.it/programmi/farwest – All’inizio del 2010 Landi e i suoi fratelli finiscono sotto processo e sono chiamati a rispondere ad accuse pesantissime: avrebbero sottratto decine di milioni di euro alle loro aziende. Una vicenda che è costata il posto di lavoro a più di 2000 dipendenti. Eppure, quando il tribunale emette la sentenza di condanna per Samuele Landi, quest’ultimo ha già lasciato l’Italia per andare a vivere prima in Svizzera e poi a Dubai. Qui Landi ha intrattenuto rapporti con la famiglia reale emiratina, ma non solo. Infatti, è diventato console generale della Liberia, un titolo che gli avrebbe conferito l’ex pallone d’oro e presidente liberiano George Weah in persona. L’imprenditore aretino avrebbe inoltre facilitato un accordo da 50 milioni di dollari tra il governo liberiano e la famiglia reale di Dubai, oltre ad aver fondato la Kryptotel, una società specializzata in software e cellulari criptati. Ma la ciliegina sulla torta di Samuele Landi sarebbe dovuta essere Aisland: un paradiso fiscale al largo di Dubai composto da una struttura galleggiante con tanto di appartamenti di lusso, giardini, bar e ristoranti.

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Di RCvideo

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