Grottaminarda (AV) - Campania - Italia - Video con drone

@la-bella-italia
Grottaminarda è un comune italiano di 7 659 abitanti in provincia di Avellino in Campania.

Storia
Medioevo
Durante l’età normanna, e per tutto il corso del XII secolo, il suo nome è legato alla figura di Trogisio de Cripta e alla sua famiglia, che lo terrà in feudo fino all’inizio del XIII secolo. Verso il 1210 è attestato quale signore di Grotta un tal Andrea della nobile famiglia d’Aquino. Gli aquinate terranno il feudo di Grottaminarda fino al 1528.

Età moderna
Il comune risultó pesantemente danneggiato dal terremoto dell’Irpinia del 1732, il cui epicentro era assai prossimo a Grottaminarda[8].

All’epoca del regno delle Due Sicilie il comune fu capoluogo di circondario (con giurisdizione su altri due comuni) nell’ambito del distretto di Ariano

Età contemporanea
Nel 1860 molti tra i cittadini di Grottaminarda parteciparono ai moti garibaldini, dapprima rubando due carichi di armi destinati all’esercito borbonico (26 agosto) e quindi partecipando all’assalto della grande roccaforte borbonica di Ariano (4 settembre).[9]

In epoca post-unitaria il comune fu capoluogo di mandamento (con giurisdizione su altri due comuni) nell’ambito del circondario di Ariano di Puglia.

Monumenti e luoghi d’interesse
Architetture religiose
La chiesa di S. Maria Maggiore e campanile
La chiesa di Santa Maria Maggiore è stata costruita nel 1478. Essa ha struttura a croce latina, con una navata centrale e cappelle laterali in stile barocco. Nella chiesa sono conservati dipinti del XVIII secolo, tra i quali un olio su tela raffigurante San Tommaso e San Giacomo (ex-protettore della città), attribuito al pittore napoletano Antonio Sarnelli, e un affresco a soffitto del 1768 rappresentante la glorificazione dell’Assunta, del pittore solofrano Matteo Vigilante. Oltre ai dipinti troviamo un battistero di marmo del XVIII secolo con una porticina di argento, e un monumentale organo a canne del 1799.

Chiesa di Sant’Angelo o di San Michele Arcangelo e Campanile
Fu edificata nel 1541, su un antico sacello dedicato all’Arcangelo situato all’interno di una grotta. Dell’antico impianto ecclesiastico pre-seicentesco si conserva soltanto la torre campanaria edificata nel X secolo ed ampliata nell’XI-XII secolo. La chiesa fu la sede della parrocchia di San Michele, soppressa nel 2004.

Chiesa di San Tommaso d’Aquino
A pochi metri dalla chiesa di San Michele è situata la chiesa di san Tommaso d’Aquino edificata nel 1636 dalla Congrega di San Tommaso d’Aquino, su una precedente cappella documentata nel 1528. Il terremoto del 1980 ha danneggiato pesantemente l’antica chiesa, che negli anni novanta del Novecento è stata ricostruita. Al suo interno conserva una "pietà" lignea a grandezza naturale della prima metà del Cinquecento e un busto di ottone e argento raffigurante San Tommaso d’Aquino.

Chiesa di S. Maria del Rosario
Attestata nel XVI secolo. Dopo il terremoto del 1980 è stata ricostruita interamente. È stata consacrata l’8 dicembre 2000. Nei locali adiacenti alla chiesa è conservata una mostra permanente sulle congreghe religiose di Grottaminarda.

La chiesa di Sant’Antonio nella frazione Bosco.
I lavori di costruzione della chiesa iniziarono nel 1927[11], ma la chiesa venne completata solo verso la fine degli anni cinquanta. Venne infatti consacrata il 10 dicembre 1959[12]. Il terremoto del 1980 la danneggiò gravemente, ma è stata riaperta al culto nel 1988.

A 5 km da Grottaminarda, nella frazione Carpignano, si trova il santuario della Madonna di Carpignano. All’interno della chiesa, gestita dai Padri Mercedari, è conservato una tavola raffigurante la Madonna con il Bambino.[13]. Secondo la leggenda tale tavola fu trovata da alcuni pastori nel 1150, nel cavo di un grosso albero di carpino.[senza fonte]

Architetture militari
Castello d’Aquino
Di origine medievale, il castello fu più volte danneggiato dai terremoti ma riuscì comunque ad assolvere al suo ruolo difensivo fino alle grandi guerre d’Italia del XVI secolo. In seguito ai terremoti del settembre 1694 e del novembre 1732 l’edificio fu trasformato in dimora signorile[14]. Per alcuni anni, fino al 2008, la struttura ha ospitato la sede locale del Centro per la sismologia e l’ingegneria sismica[15]. Dal 2009 parte del castello è stata adibita a uso di museo e biblioteca comunale.

Architetture civili
Dogana Aragonese
Fu costruita nel 1467 come punto di riscossione dei diritti feudali di transumanza nel 1467 dal nobile Ladislao d’Aquino lungo quella che diventerà poi la strada nazionale delle Puglie. Nel 1774 venne sopraelevata per svolgere le funzioni di stazione di posta mentre nel 1930 fu dichiarata monumento nazionale

Fontana del Re
La Fontana del Re lungo la strada statale 90 delle Puglie
Costruita nel 1606 lungo la strada regia delle Puglie su di un progetto di Scipione Galluccio e Andrea Insano, venne poi restaurata durante la prima metà del XVIII

Fonte: Wikipedia

Visits: 0

Di RCvideo