Castelmezzano (PZ) - Italia - Nel Parco delle Dolomiti Lucane

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Castelmezzano (PZ) – Uno dei borghi più belli d’Italia – nel Parco Delle Dolomiti Lucane.

Castelmezzano è un comune italiano della provincia di Potenza in Basilicata. Il suo territorio, assieme a quello dei comuni vicini Pietrapertosa, Accettura, Calciano e Oliveto Lucano, forma il parco delle Dolomiti Lucane.

Geografia fisica
Sorge a 750 m s.l.m. nel territorio delle Dolomiti Lucane, poco distante dal parco naturale di Gallipoli Cognato.

Storia
Le origini di Castelmezzano sono datate circa tra il VI ed il V secolo a.C., quando dei coloni greci penetrarono nella valle del Basento e fondarono un centro abitato chiamato Maudoro, cioè mondo d’oro. Nel X secolo d.C., le invasioni saracene costrinsero la popolazione locale a trovare una nuova stabilizzazione. Si narra che, durante l’esodo, un pastore chiamato Paolino scoprì un luogo adatto per trasferirsi, formato da rocce ripide dalle cui cime si potevano respingere gli invasori facendo rotolare massi di pietra.

Dopo l’occupazione longobarda, vi si insediarono i Normanni tra il XI ed il XIII secolo d.C. e vi costruirono un castello, di cui sono ancora visibili i resti delle mura e la gradinata scavata nella roccia che consentiva l’accesso al punto di vedetta più alto. Fu proprio dal nome del castello, ovvero Castrum Medianum (castello di mezzo) che derivò quello della cittadina, denominato così per via della sua posizione tra quelli di Pietrapertosa e di Brindisi Montagna. Con i Normanni Castelmezzano visse un periodo di pace e di sviluppo, mentre con gli Angioini conobbe un forte declino. Nel 1310, il comune venne affidato alla Diocesi di Potenza e nel 1324 a quella di Acerenza.

Con l’arrivo degli Aragonesi tra il XIV ed il XVI secolo numerosi proprietari terrieri ricevettero come feudo Castelmezzano, sebbene le condizioni economiche e sociali rimasero perlopiù invariate. Solamente con la nomina del barone Giovanni Antonio De Leonardis (la cui famiglia governò la cittadina dal 1580 al 1686) ci fu un certo sviluppo. Successivamente passò per via nuziale ai De Lerma, ai quali rimase fino al 1805, epoca in cui il feudalesimo era in estinzione nel sud Italia.

Nel XIX secolo Castelmezzano fu toccata dal fenomeno del brigantaggio. Grazie proprio alla sua collocazione territoriale, costituita da nascondigli naturali tra le rocce e vegetazioni rigogliose, il paese fu un rifugio ideale per numerosi briganti. Alla fine dello stesso secolo il comune subì un forte fenomeno migratorio, che spinse numerose famiglie a trasferirsi oltreoceano.

Monumenti e luoghi d’interesse
Architetture religiose
Chiesa madre di Santa Maria dell’Olmo
Incerta è la data della sua edificazione (si pensa all’inizio del XIII secolo) e, nel corso dei secoli, subì numerose modifiche. Fino alla metà dell’Ottocento, era composta da una navata, con quattro piccole cappelle laterali (quella di Gesù Cristo, Beneficenza, Purgatorio e Sant’Antonio) e diversi altari, di cui se ne contarono 7 già nel 1544. Dal 1853 vengono attuati lavori di consolidamento ma il terremoto del 1857 danneggiò l’edificio. Tuttavia i lavori proseguirono e la chiesa subì un massiccio intervento di riparazione e riedificazione. Nel 1870, l’arciprete don Michele Arcangelo Volini fece ampliare ulteriormente la navata centrale, ristrutturò la sagrestia, rifece il campanile e diede la forma alle due navate laterali. Agli inizi del Novecento, la chiesa fu adornata da vari altari in marmo, grazie al contributo degli emigranti castelmezzanesi degli Stati Uniti. L’edificio conserva opere come le statue di “Santa Maria dell’Olmo”, della “Madonna col bambino”, della “Madonna del Bosco-Regina Pura” e della “Madonna dell’Ascensione”. Vi sono tre quadri arricchiscono l’interno: quello delle “Anime purganti”, della “Madonna del Carmelo”, della “Sacra Famiglia” (o “Trinità Terrestre”), attribuita al pittore seicentesco Pietrafesa. Da menzionare anche le campane della chiesa: la più antica risale al 1666, la seconda al 1768, la terza al 1820, e la quarta al 1948.:

Cappella del Santo Sepolcro
Cappella della Madonna dell’Annunziata
Cappella Madonna delle Grazie
Cappella di San Marco
Cappella di Santa Maria "Regina Coeli"

Fonte: Wikipedia

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Di RCvideo