Enzo Jannacci è stato uno dei personaggi più eclettici dello spettacolo italiano: cantante, comico, e attore ha raccontato per decenni i cambiamenti della nostra società. Folksinger, cabarettista di surreale ironia, di lirico neorealismo, di tragicomica profondità; Jannacci in lingua italiana e dialetto milanese; Jannacci dalla voce stralunata, raffinato jazzista al pianoforte e Pierrot urbano alla chitarra; Jannacci per anni medico di base e ricercatore in chirurgia. Jannacci imprescindibile per capire la Lombardia prima e dopo Craxi e Berlusconi, Jannacci collega e amico di signori artisti e nobili intellettuali, tra militanza e impegno; assieme a Dario Fo e Franca Rame, Giorgio Gaber e Celentano, Fiorenzo Carpi e Giorgio Strelher, Umberto Eco e Camilla Cederna, Giuseppe Viola e Alberto Arbasino, Antonio Albanese e Cochi & Renato. Enzo Jannacci ci ha lasciati il 29 marzo 2013, il Venerdì santo, quasi come i poveri Cristi di tante sue canzoni straordinarie: piccoli capolavori, brevi racconti che parlano di barboni, operai, derelitti, ladruncoli, prostitute, drogati, nella Milano da bere come in quella del boom economico.

Di Rcvideo

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