
BLADE RUNNER – The final cut di Ridley Scott | Evento speciale 14-15-16 aprile al cinema
Il 14 Ottobre 1982 Blade Runner di Ridley Scott arrivava per la prima volta nelle sale italiane.
A quasi quarantacinque anni di distanza, torna sul grande schermo uno dei più celebri film di fantascienza della storia del cinema nel Final Cut definitivo di Ridley Scott, con scene ampliate ed effetti speciali inediti rispetto alla versione dell’82. Un cult diventato modello cinematografico iconico e irripetibile, ridefinendo il genere fantascientifico grazie alle sue atmosfere cupe, agli scenari distopici e alle profonde riflessioni sull’umanità. Visivamente spettacolare, pieno d’azione e decisamente profetico fin dall’epoca della sua prima uscita in sala, il film è ispirato al romanzo “Il cacciatore di androidi” di Philip K. Dick, con le straordinarie musiche di Vangelis e le illustrazioni del futuro proposte da Syd Mead
Appuntamento il 14, 15 e 16 aprile. Tre giorni per rimmergersi nel distopico e desolante mondo della Los Angeles di un immaginifico e tetro 2019, in un’affascinante e oscura visione del futuro prossimo, presago dell’intelligenza artificiale, in cui si mescolano fantascienza, noir, love story impossibile e la straziante rappresentazione dell’essenza della vita.
Harrison Ford veste i panni di un Blade Runner, un poliziotto incaricato di dare la caccia agli esseri umani geneticamente modificati. Rutger Hauer interpreta il leader dei replicanti, un personaggio ugualmente terrificante, malinconico e vitale.
SINOSSI
Nel novembre 2019, a Los Angeles, Rick Deckard, un ex Blade Runner, viene richiamato dalla pensione quando quattro pericolosi replicanti tornano sulla Terra, con il loro leader, Roy Batty (Rutger Hauer). Progettati per svolgere lavori difficili e pericolosi, gli esseri umani creati in laboratorio sono più forti, veloci e intelligenti degli esseri umani non modificati. Non provano dolore né rimorso; sono quasi indistinguibili dagli altri esseri umani… e stanno uccidendo delle persone. Deckard deve fermarli prima che uccidano di nuovo.
“Blade Runner – The Final Cut” è considerata la versione definitiva e più fedele alla visione artistica del regista Ridley Scott per il suo capolavoro di fantascienza Blade Runner (1982).
Non è la prima versione del film, ma è il culmine di anni di modifiche e restauri che Scott ha supervisionato personalmente. È stata rilasciata per la prima volta nel 2007.
Perché “The Final Cut” è così significativa?
- Visione del regista: A differenza delle versioni precedenti (come la “Director’s Cut” del 1992, che era stata prodotta senza la supervisione diretta di Scott, o le versioni cinematografiche originali), “The Final Cut” è l’unica su cui Ridley Scott ha avuto il controllo artistico completo.
- Rimozione della voce narrante: Una delle modifiche più importanti rispetto alla versione cinematografica originale è l’eliminazione della voce narrante di Deckard (Harrison Ford). Questa voce, imposta dallo studio, era stata pensata per rendere la trama più comprensibile al pubblico, ma Scott (e Ford stesso) la ritenevano superflua e controproducente, togliendo ambiguità al personaggio e al tono noir del film.
- Eliminazione del “lieto fine” forzato: La versione cinematografica originale si concludeva con un “lieto fine” in cui Deckard e Rachael fuggivano verso un paesaggio idilliaco. Questo finale è stato rimosso in “The Final Cut”, lasciando un’atmosfera più ambigua e malinconica, molto più in linea con il tono distopico del film e con il romanzo di Philip K. Dick da cui è tratto (“Il cacciatore di androidi”).
- Inclusione e estensione del sogno dell’unicorno: “The Final Cut” include in modo più completo la sequenza del sogno dell’unicorno di Deckard, già presente nella “Director’s Cut”. Questa scena è cruciale per la famosa teoria che Deckard stesso possa essere un replicante, poiché suggerisce che i suoi ricordi potrebbero essere impiantati, proprio come quelli dei replicanti. L’origami di unicorno lasciato da Gaff alla fine del film acquisisce un significato ancora più profondo in questo contesto.
- Miglioramenti visivi e sonori: La versione “Final Cut” ha beneficiato di un meticoloso restauro visivo e sonoro. Sono stati eliminati fili visibili per i veicoli volanti (spinner), migliorate le animazioni, puliti i dettagli e rimasterizzato l’audio. Sono state anche re-integrate scene di violenza che erano state tagliate da alcune versioni. Ad esempio, la morte di Zhora è stata rifilmata in parte con l’attrice originale per migliorare la dignità della scena.
- Maggiore ambiguità: Tutte queste modifiche contribuiscono a rendere il film più ambiguo e stratificato, spingendo gli spettatori a riflettere sulla natura dell’umanità, della memoria, dell’identità e dei confini tra creatore e creatura.
In sintesi, Blade Runner – The Final Cut è ampiamente riconosciuta come la versione definitiva del film, quella che meglio esprime la visione complessa e profetica di Ridley Scott. Se qualcuno vuole vedere Blade Runner, è generalmente la versione consigliata.
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